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QUIZ 2025

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1. I punti di segnalazione manuale a servizio di un impianto IRAI (rilevazione e allarme incendio)

1. devono essere installati in posizione ben visibile e segnalata ed essere facilmente accessibili

2. devono essere posti in corrispondenza dell’uscita di esodo principale

3. devono essere posti nella zona dove lavora il coordinatore degli addetti antincendio

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2. Gli estintori portatili a base d’acqua sono idonei all’utilizzo su impianti e apparecchiature elettriche

1. Si, su impianti e apparecchiature sino a 1000 V ed alla distanza di 1 metro se superano la “prova dielettrica” prevista dalla norma sugli estintori UNI 31 -7

2. Si, su impianti e apparecchiature sino a 1000 V ed alla distanza di 1 metro

3. No, mai

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3. Tra le misure di “Operatività Antincendio” rientra la possibilità di controllare o arrestare gli impianti tecnologici e di servizio dell’attività, compresi gli impianti di sicurezza

1. Si, e si attua, ad esempio, mediante l’ubicazione dei sistemi di controllo e comando dei servizi di sicurezza destinati a funzionare in caso di incendio in posizione segnalata e facilmente raggiungibile durante l’incendio

2. No, i Vigili del Fuoco che intervengono hanno i dispositivi di protezione individuale grazie ai quali possono raggiungere ogni area dell’attività e controllare o arrestare gli impianti dell’attività

3. No, la possibilità di controllare o arrestare gli impianti tecnologici e di servizio dell’attività, compresi gli impianti di sicurezza non influisce sulla mitigazione del rischio di incendio dell’attività

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4. La misura antincendio “reazione al fuoco”

1. È una misura di protezione passiva che esplica i suoi principali effetti nella fase iniziale dell’incendio, con l’obiettivo di limitare l’innesco dei materiali e la propagazione dell’incendio.

2. È una misura di protezione passiva che esplica i suoi principali effetti nella fase generalizzata dell’incendio, con l’obiettivo di limitare la propagazione dell’incendio

3. È una misura di protezione attiva che esplica i suoi principali effetti nella fase iniziale dell’incendio, con l’obiettivo di limitare l’innesco dei materiali e la propagazione dell’incendio.

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5. Con il simbolo E, utilizzato nella sigla REI (es: REI 60, REI 90), indichiamo la seguente prestazione di resistenza al fuoco

1. La capacità portante, cioè la capacità di un elemento strutturale di portare i carichi presenti in condizioni di incendio normalizzato, per un certo periodo di tempo

2. La tenuta, cioè la capacità di un elemento costruttivo o strutturale di impedire il passaggio di fumi e gas caldi per un certo periodo di tempo, in condizioni di incendio normalizzate

3. L’isolamento, cioè la capacità di un elemento costruttivo o strutturale di impedire il passaggio calore di un incendio normalizzato per un certo periodo di tempo

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6. Le vie di esodo previste in un luogo di lavoro devono essere di lunghezza limitata, in funzione del rischio di incendio dell’attività

1. Si, a seconda del profilo di rischio dell’attività, le lunghezze possono avere valori massimi fra 20 e 70 metri

2. No, solo i corridoi ciechi devono rispettare dei limiti di lunghezza massima in funzione del rischio di incendio

3. No, le lunghezze delle vie di esodo, compresi i corridoi ciechi, possono essere di qualunque valore a prescindere dal rischio dell’attività

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7. Con il simbolo REI 60 si identifica un elemento costruttivo che

1. deve conservare, per 60 minuti, la capacità portante, la tenuta e l’isolamento termico

2. deve conservare, per 60 minuti, la capacità portante e la tenuta

3. deve conservare, per 60 minuti, solo la capacità portante.

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8. Con il termine “campo di infiammabilità” intendiamo:

1. L’intervallo di concentrazione “miscela aria – combustibile” compreso fra il limite inferiore di infiammabilità ed il limite superiore, caratteristici per ciascuna sostanza

2. L’intervallo di temperature in corrispondenza della quale un liquido combustibile è in grado di emettere vapori in quantità sufficiente da formare con l'aria una miscela che, in presenza di innesco, si accende

3. L’intervallo di temperature in corrispondenza della quale un liquido combustibile o un gas si innescano

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9. La Classe di Resistenza al fuoco (es: R 60, R 90, … ) è

1. intervallo di tempo espresso in minuti, definito in base al carico di incendio specifico di progetto, durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco

2. intervallo di tempo espresso in secondi, definito in base al carico di incendio specifico di progetto, durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco

3. intervallo di tempo espresso in ore, definito in base al carico di incendio specifico di progetto, durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco

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10. La velocità caratteristica prevalente di crescita dell’incendio (δα), fattore necessario per caratterizzare il rischio per la salvaguarda dell’incolumità delle persone

1. Rappresenta la velocità caratteristica prevalente di crescita dell’incendio, riferita al tempo tα in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

2. È la velocità di combustione del materiale mc [kg\s]

3. La velocità di crescita dell’incendio non è un fattore importante per la valutazione del rischio al quale sono esposte le persone

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11. Il calore specifico è

1. l'energia necessaria per permettere il passaggio di stato dell'acqua dallo stato liquido a vapore

2. la quantità di calore necessaria per innalzare di 1°C, la temperatura dell’unità di massa (1kg)

3. la quantità di calore necessaria a portare la temperatura di un grammo d'acqua distillata da 14,5 °C a 15,5 °C, alla pressione atmosferica normale

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12. Con “carico di incendio” intendiamo:

1. potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, corretto in base ai parametri indicativi della partecipazione alla combustione dei singoli materiali, espresso in MJ

2. potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio riferito all’unità di superficie lorda di piano, espresso in MJ/m2

3. potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio riferito all’unità di superficie lorda di piano (MJ/m2), corretto in base ai parametri indicatori del rischio di incendio del compartimento antincendio e dei fattori relativi alle misure antincendio presenti

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13. In base alla tipologia di inquinante i respiratori a filtro si dividono in

1. antipolvere, antigas, antiaerosol, combinati

2. antipolvere, antigas, combinati

3. antipolvere e antigas

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14. Per capacità termica di una sostanza si intende

1. la quantità di calore che occorre fornire al materiale per aumentarne la sua temperatura di un grado centigrado

2. la capacità del materiale di condurre calore

3. la capacità del materiale di resistere al calore

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15. La temperatura di accensione

1. rappresenta la minima temperatura alla quale un combustibile liquido sviluppa vapori in quantità tale da formare con l'aria una miscela che, in presenza di innesco, brucia spontaneamente

2. Rappresenta la temperatura in corrispondenza della quale un liquido va in ebollizione

3. rappresenta la minima temperatura alla quale una sostanza combustibile (solida, liquida o gassosa), in presenza di aria inizia a bruciare spontaneamente in modo continuo senza necessità di innesco o di energia dall’esterno

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Quiz Test 1